La musica si evolve e trasforma seguendo i cambiamenti dei tempi e delle società. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un’enorme trasformazione del settore musicale, soprattutto nel modo di fruire le tracce dei propri artisti preferiti. Ci riferiamo all’avvento dello streaming che ha reso la musica un prodotto sempre più fluido, riproducibile in qualsiasi momento da dispositivi multitasking continuamente connessi.
Da alcuni questa trasformazione della musica in un freddo codice binario non è pienamente apprezzata per questo i dischi in vinile hanno conosciuto un nuovo e rinnovato successo. In questo articolo vedremo come pulire i vinili poiché essi richiedono cure e attenzioni particolari, al fine di preservare la loro integrità nel tempo. Questi supporti non raggiungono la praticità di file digitali ma sono dotati di un fascino impareggiabile.
I dischi in vinile essendo dei prodotti fisici possono subire, come tutti gli oggetti più delicati e preziosi, gli effetti negativi del tempo e di altri fattori. Il tempo e l’usura sono i primi responsabili del deterioramento di un disco di questo tipo, oltre anche all’azione dell’umidità o della polvere se essi non vengono ben conservati.
Il vinile viene solitamente riposto in una custodia da cui viene tirato fuori per essere inserito nel giradischi. L’atto di prenderlo con le mani è molto probabile che porti alla formazione di impronte, soprattutto se le mani non sono ben pulite oppure non è stato adoperato un tessuto di protezione.
Inoltre, dopo molti utilizzi sul disco si vengono a formare naturalmente dei solchi in contrapposizione a CD, con cui il vinile ha la battuta infinita nel campo di suono. Queste scanalature nel tempo possono diventare sede di raccolta e deposito di polvere e altre particelle presenti nell’aria o sul giradischi. Questi elementi nel lungo periodo vanno a rovinare irrimediabilmente il disco, per tale ragione è importante imparare a prendersi cura nel migliore dei modi dei propri vinili.
Le cure partono con la loro regolare pulizia adottando i metodi corretti, cosicché possano accompagnarci più a lungo possibile con le loro riproduzioni.
Che siate degli appassionati esperti o stiate costruendo ora la vostra piccola collezione di dieci vinili indispensabili Fonte affidabile Vinili: i 10 dischi indimenticabili da possedere e collezionare | Vanity Fair Italia I dischi in vinile hanno il loro fascino e sono di gran moda. Ecco i dieci album fondamentali da avere e per una collazione a prova di esperto www.vanityfair.it da non lasciarsi sfuggire, è necessario imparare ad avere cura di questi oggetti. Se vi state chiedendo come posso pulire i vinili, in questi paragrafi troverete le risposte a tutti i vostri quesiti. Innanzitutto, è bene chiarire che alcuni metodi casalinghi comunemente conosciuti possono rivelarsi inefficaci e addirittura dannosi anche per i migliori giradischi professionali.
Ci riferiamo ad esempio al metodo di utilizzare molta acqua e sapone oppure a quello di strofinare la superficie con lo spazzolino da denti e ancora quello di adoperare un panno di lana che crea il problema di caricare in modo elettrostatico il disco facendogli attirare ancora più polvere. Dunque, è evidente che per operare la corretta pulizia di questo tipo di dischi bisogna affidarsi ai consigli degli esperti, scegliendo prodotti e strumenti specifici in grado di assicurare il risultato perfetto in termini di pulizia e salvaguardia del prodotto.
I dischi in vinile subiscono un lungo processo di fabbricazione Fonte affidabile Vinyls Made Vinyls Made digilander.libero.it per questo richiedo cure particolari per essere mantenuti. Per questo scopo non esiste un unico metodo di pulizia esclusivo ma ve ne sono diversi, quindi ogni persona può trovare quello più confacente alle proprie necessità e possibilità. Ne elenchiamo di seguito i principali:
Il metodo del panno antistatico è di sicuro quello più accessibile dal punto di vista pratico e anche da quello della spesa richiesta, poiché si tratta di un oggetto facilmente reperibile in commercio ad un costo piuttosto ridotto.
Questo panno è costituito da un tessuto molto morbido, atto a non graffiare il disco, che attira la polvere presente sulla superficie e nei solchi.
Risulta adatto a uno sporco leggero, solo polvere, e alla pulizia attuata frequentemente.
La spazzola antistatica è un accessorio specifico composto da un manico e una parte in setole, in fibre di carbonio o velluto, entrambe con funzione antistatica. Esse risultano morbide ma piuttosto efficaci per rimuovere ogni corpuscolo dalle fessure grazie alla loro forma sottile. Potreste rivolgervi ad esempio a Thakker Basic Brush apprezzata per la presenza di fibre in carbonio. La spazzola va passata su tutta la superficie del vinile, muovendola in modo circolare con gesti delicati.
Andando avanti con le metodologie per una pulizia più profonda, troviamo i rulli in gomma adesiva.
Questi si occupano di eliminare sia la polvere che altre tracce come le impronte, poiché la gomma è adeguatamente morbida e duttile per aderire sul vinile intrappolando le particelle di sporco.
Il modo più facile per usarlo è quello di passarlo sul disco mentre è posto sul giradischi, in tal modo tenendo il rullo con la mano esso passerà in ogni punto mentre il vinile fa qualche giro. I rulli sono economici e durevoli nel tempo.
Infine, per la pulizia vinili ci si può avvalere di veri e propri kit reperibili in commercio formati da panno o spugna e uno spray specifico oppure si può scegliere una macchina lavadischi ideale per pulire in modo profondo il supporto. Qui troviamo un contenitore in cui va inserito il disco che viene trattato mediante un prodotto antistatico in forma liquida da inserire sempre nel contenitore. Se avete un vinile molto rovinato, siete collezionisti o esperti del settore potreste dare un’occhiata a KNOSTI ANTISTAT uno strumento ben fornito apprezzato dagli utenti perché facilita notevolmente le procedure. L’alternativa della macchina lavadischi è di sicuro uno dei metodi più efficaci per curare questa tipologia di dischi.
I vinili stanno riscoprendo un nuovo successo negli ultimi anni come dimostra l’incremento dell’industria che ha sorpassato di gran lunga i CD. Di conseguenza molte persone si stanno interessando sempre più a questo argomento. Se il vostro obiettivo è occuparvene in prima persona senza affidarvi a un estraneo, vi saranno utili i consigli che vi abbiamo fornito su come pulire i dischi in vinile da soli, adoperando uno degli strumenti presentati.
In ultima analisi, un altro metodo casalingo è quello di strofinare la parte superiore e inferiore del disco con un panno in microfibra imbevuto di acqua distillata e un 10% del totale di alcol, oppure di un solvente specifico già pronto contente una piccola percentuale alcolica.
Il movimento va eseguito dall’interno verso l’esterno sempre in direzione circolare.
Oltre alla periodica pulizia è importante per noi far conoscere ai lettori i consigli più utili per conservare al meglio i vinili in modo che siano protetti dagli agenti esterni. In primo luogo è opportuno dotarsi di custodie interne in plastica sottile che fungono da prima protezione per il disco, esse poi andranno inserite nelle copertine di cartone in cui solitamente essi vengono venduti, oppure scegliendo un sacchetto di protezione esterno.
Il vinile, poi, non vai mai fatto cadere direttamente nella custodia dall’alto ma va riposto in modo delicato facendolo scorrere all’interno della sua custodia. Inoltre, è bene che ogni collezionista dedichi uno scaffale specifico ai propri dischi in modo che essi siano riposti in verticale in modo sicuro, senza impilarli rischiando che si verifichino nel tempo schiacciamenti e danneggiamenti, sempre lontani dalla luce diretta del sole.
Approfondiamo in questa sezione alcuni quesiti posti dai nostri lettori.
Il materiale antistatico permette di azzerare l’energia elettrostatica presente sul disco. Quando la superficie del vinile si carica negativamente questo lo porta ad attirare ogni particella presente nell’aria, siano esse polvere, cellule epiteliali o altri corpuscoli normalmente presenti negli ambienti. In tal modo, si contrasta tale carica evitando che il disco si ricopra di polvere. Per questo si può usare un panno o ancora meglio una spazzola antistatica in grado di penetrare in ogni singolo solco portando via la polvere, proteggendo così i dischi dall’attacco dello sporco.
Uno dei sistemi più innovativi ideati per pulire vinili in modo efficace è quello della macchina a ultrasuoni. Si tratta di un macchinario sofisticato che pulisce il disco immerso in un liquido mediante un vero e proprio generatore di ultrasuoni. Il metodo è estremamente efficace, soprattutto per dischi molto sporchi, attaccati da umidità e muffe, per tale motivo richiede una spesa piuttosto elevata rispetto agli altri metodi fai da te che abbiamo approfondito in questo articolo.
Si, la polvere ha un effetto negativo sulla qualità del suono poiché può produrre distorsioni, disturbi di vario genere che vanno a inficiare ad esempio la riproduzione dei bassi. In più, se vi sono zone particolarmente sporche anche la fluidità della testina viene compromessa, poiché si potrebbero verificare dei salti che bloccano l’emissione della traccia musicale, con l’ulteriore conseguenza di rovinare la testina stessa e scheggiare la superficie del disco. Nel caso se la testina è stata rovinata, non usatela finché non cambiate la testina, per capire come farlo leggete la nostra istruzione. Quindi è bene occuparsi regolarmente di rimuovere la polvere con cura se siete interessati a valorizzare davvero il vostro disco. Una nota interessante per i veri appassionati di vinile è l’esistenza del Record Store Day Fonte affidabile Record Store Day, la festa per gli amanti del vinile: gli appuntamenti in Italia tra musica, esibizioni e cultura (VIDEO) - HuffPost Italia Giunto alla settima edizione, l’evento primaverile più atteso dagli amanti della musica è arrivato: il 19 aprile, in tutto il mondo, si festeggia il Record Store Day, un’occasione unica per celebrare i negozi di dischi e la loro tradizione. www.huffingtonpost.it una festa internazionale dedicata a chi ama profondamente questi supporti musicali e l’impareggiabile esperienza di girare tra gli scaffali di un tradizionale negozio di dischi,
Il vinile è a tutti gli effetti un oggetto prezioso di cui prendersi cura, non solo per le sue caratteristiche fisiche ma anche poiché questi supporti sono spesso oggetto di collezione e possono per questo avere un valore e un costo importanti, soprattutto quando si tratta di vecchi dischi di autori scomparsi che hanno fatto la storia della musica. Dato il crescente successo che stanno riscontrando nel settore musicale, abbiamo voluto approfondire in questo articolo come pulire i vinili, cosicché anche i meno esperti o chi stia entrando ora per la prima volta in questo attraente mondo del vinile, possa avere cura fin da subito dei propri dischi, mantenendoli integri e perfetti più a lungo possibile.
