Quale è La Differenza Tra Pianoforte e Clavicembalo

Da Mario Bonetti
Mario Bonetti
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Aggiornato 14-08-2023
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Se domandassi a 10 persone differenti :”Cosa è un pianoforte?”, sono sicuro che tutte e 10 sarebbero in grado di fornirmi la risposta esatta. Ma se al posto del pianoforte provassi a domandare del clavicembalo? Tu sai cosa è un clavicembalo? Conosci la differenza tra pianoforte e clavicembalo? Ripassiamo un po’ la storia e le origini di questo antichissimo strumento musicale!

Cosa è clavicembalo

Il Clavicembalo è uno strumento musicale a tastiera con corde pizzicate. Per la struttura simile al pianoforte moderno viene comunemente descritto come il suo principale antenato, anche se le differenze tra i due strumenti musicali sono evidenti e si differenziano soprattutto nella meccanica totalmente differente.

Alla famiglia del clavicembalo appartengono ben quattro strumenti musicali:

La storia del clavicembalo

Il clavicembalo è uno strumento musicale molto antico Fonte affidabile Il clavicembalo come non lo avete mai ascoltato | Il giornale della musica Laspetto pi sorprendente di questo doppio disco di Luca Quintavalle (Italian Contemporary Music for Harpsichord, Brilliant 2021) consiste nella straordinaria rivelazione delle potenzialit timbriche dello strumento che stato il simbolo della musica barocca e che poi stato soppiantato dal pianoforte. Ora non possiamo pi ignorare che si tratta di uno strumento che si adatta alla perfezione alla musica doggi, capace di evocare altri strumenti e persino di ricordare i suoni generati dallelettronica. www.giornaledellamusica.it di origine rinascimentale, nato in Italia nel XIV secolo circa e poi diffuso e apprezzato in tutta Europa, soprattutto nelle case nobiliari per via della sua grande bellezza e del grande prestigio che offriva a tutti i suoi possessori.

Il periodo d’oro del clavicembalo durò per tutto il periodo Barocco e riuscì ad imporsi come uno degli strumenti musicali più apprezzati e utilizzati dell’epoca, in contrapposizione dell’organo che fu utilizzato quasi esclusivamente per la composizione di musica sacra.

L’incredibile ascesa del clavicembalo era dovuta anche ad un particolarissimo fatto di straordinaria importanza che si verificò nel 1685 e che contribuì a portare lo strumento musicale nella storia della musica: la nascita di talenti e compositori geniali come Bach, Scarlatti e Haendel che contribuirono a portare lo strumento alla sua massima espressione musicale. Tra fine Settecento e gli inizi dell’Ottocento, l’avvento del pianoforte sancisce l’inizio della decadenza del Clavicembalo, anche se al giorno d’oggi continua ad essere studiato e praticato.

Cosa è pianoforte

Il pianoforte Fonte affidabile Perché il pianoforte si chiama così? Il pianoforte con le sue forme eleganti e i suoi tasti bianchi e neri, è uno degli strumenti più amati e suonati nel mondo. Ma perché ha un nome così particolare e da dove deriva? www.focusjunior.it è lo strumento musicale più diffuso tra i cordofoni e uno degli strumenti più apprezzati al mondo. Il suono del pianoforte viene prodotto attraverso i tasti che, una volta premuti, mettono in moto i famosi martelletti in grado di far vibrare le corde del piano. La tastiera del pianoforte è composta da 88 tasti totali, di cui 52 bianchi che rappresentano le note do-re-mi-fa-sol-la-si e 36 tasti neri per bemolli e diesis. Il suono generato dal pianoforte può essere manipolato, allungato e abbreviato tramite non solo la pressione dei tasti, ma anche tramite il sapiente utilizzo dei tre pedali.

La storia del pianoforte

La storia del pianoforte è piuttosto interessante: possiamo affermare che lo strumento sia nato in Italia grazie al genio del padovano Bartolomeo Cristofori che, tra il 1698 e il 1700, ideò un nuovo strumento musicale, battezzato da lui come Gravicembalo, dotato di un sistema di leve e martelletti che sono tuttora alla base del funzionamento del pianoforte moderno. Il periodo di maggior successo del pianoforte è sicuramente l’XIX secolo, periodo del romanticismo. In questa epoca i compositori diedero sfogo a tutto il loro talento musicale e, ricercando continuamente nuovi suoni sempre più raffinati, svilupparono numerosi virtuosismi e contribuirono a loro modo ad accrescere le doti tecniche del pianoforte. Infatti grazie a questa continua ricerca di nuovi suoni e nuovi virtuosismi, le case produttrici di pianoforti crearono diverse varianti che rispondessero alle esigenze tecnico-espressive dei compositori: da li in poi il pianoforte subì numerose modifiche e venne continuamente rimodernato, partendo da un numero crescente di corde, della loro lunghezza e del loro diametro fino ad arrivare all’intelaiatura sempre più spessa e resistente.

Così dal semplice legno con cui erano costruiti i telai del pianoforte, nel 1808 si passò per la prima volta al rinforzamento metallico del telaio, pratica che negli anni verrà sempre più perfezionata fino al 1831, anno in cui l’inglese Thomas Allen creò il primo telaio di pianoforte interamente in metallo.

A rendere il pianoforte lo strumento musicale per eccellenza, furono senza ombra di dubbio i più grandi compositori al mondo come Mozart, Beethoven e Haydn che composero brani indimenticabili tuttora ascoltati e ammirati. Rispetto al passato, in tempi recenti il pianoforte ha subito una vera e propria evoluzione Fonte affidabile Pianoforte - Tipologie Appunto di musica per le medie sul pianoforte che appartiene alla famiglia dei cordofoni e il suo predecessore fu il clavicordo, poi il clavicembalo, da cui si è evoluto il fortepiano. www.skuola.net arrivando a rinnovarsi anche esteticamente come possibile notare dagli ultimi eleganti modelli come lo Shubert Subi 88 MK II, piano elettrico per principianti e intermedi, e il modello Yamaha Digital Piano P-45B considerato uno dei migliori pianoforti digitali del panorama europeo.

Differenza tra clavicembalo e pianoforte

Nonostante una struttura piuttosto simile, la differenze principale tra clavicembalo e il pianoforte è principalmente dovuta alla meccanica e al modo in cui vengono fatte vibrare le corde:

Nel clavicembalo le corde vengono “pizzicate” dai plettri messi in movimento dai tasti mentre nel pianoforte sono i martelletti che colpiscono le corde.

La seconda differenza tra clavicembalo e pianoforte riguarda la tastiera dei due strumenti: nel clavicembalo la tastiera non è di tipo dinamica, infatti cambiando la pressione sui tasti non si modifica in alcun modo l’intensità del suono. Invece nel pianoforte troviamo una tastiera dinamica che, aumentando la pressione impressa sui tasti, genera un suono più potente.

Un’altra differenza visibile anche ad occhio nudo riguarda i pedali e le tastiere del clavicembalo e del pianoforte: il clavicembalo è sprovvisto di pedali e in alcune varianti è anche possibile osservare clavicembali dotati di due tastiere. Il pianoforte invece è sicuramente dotato di almeno due pedali (anche se generalmente sono tre) e la tastiera è sempre e solo una.

L’ultima differenza è il numero di praticanti: sfortunatamente il clavicembalo non è uno strumento molto ricercato e utilizzato, a differenza del pianoforte che risulta essere lo strumento musicale più amato subito dopo la chitarra: infatti sono sempre più i ragazzi e le ragazze che scelgono il pianoforte fin da bambini, coltivando la passione anche durante l’adolescenza e arrivando a scegliere il pianoforte come strumento preferito da suonare a scuola.

A tal proposito, se siete alla ricerca di una pianola per scuola media o una pianola per instradare vostro figlio/a verso la musica, qui siete nel posto giusto! Inoltre, grazie all’utilizzo delle migliori cuffie per audiofili collegate al piano potranno suonare in tutta serenità e senza disturbare il vicinato!

Clavicembalo: come si suona

Come già precedentemente osservato, nonostante la struttura simile, tra pianoforte e clavicembalo non solo la meccanica è differente, ma è differente anche il modo con cui approcciarsi e suonare lo strumento. Avendo una tastiera non dinamica e non presentando alcun pedale, il suono emesso dal clavicembalo sarà debole e secco e sarà necessaria parecchia pratica prima di apprendere le basi dello strumento e arrivare a rendere espressive le composizioni utilizzando principalmente cambi di velocità e abbellimenti musicali. Questo perché a differenza del pianoforte, quando sul clavicembalo viene premuto un tasto parte un congegno che mette in funzione il salterello, ovvero una piccola asta in legno in cui alla sua estremità è solitamente fissato un plettro che avrà il compito di pizzicare la corda e metterla così in vibrazione. Una volta lasciato il tasto, il plettro tornerà nella sua posizione iniziale e la corda sarà bloccata da un apposito lembo di cuoio e smetterà così di vibrare.

FAQ

Come si differenzia il meccanismo di un clavicembalo da quello di un pianoforte?

Nel clavicembalo le corde vengono direttamente pizzicate dai plettri messi in movimento dalla pressione sui tasti mentre nel pianoforte è l’azione dei martelletti a colpire e generare la vibrazione delle corde.

Ci sono delle somiglianze tra gli stili di esecuzione utilizzati per entrambi gli strumenti?

No. Nonostante all’apparenza potrebbero anche sembrare strumenti musicali simili, gli stili di esecuzione sono completamente differenti. Questo principalmente è dovuto alla mancanza dei pedali nel clavicembalo, mancanza che già in passato portava i musicisti a ricercare determinati stili e riempire i punti morti tramite un accurato cambio di velocità.

Differenza tra il suono del pianoforte e il suono del clavicembalo?

Qual è la differenza di suono tra pianoforte e clavicembalo? Il primo strumento musicale, il pianoforte, grazie ai tasti e ai pedali ha a sua disposizione una grande varietà di note gravi, acute, forti e deboli e una vasta varietà di modi di suonare in grado di produrre un suono ricco e armonioso. Il clavicembalo, essendo sprovvisto di pedali e avendo una tastiera non dinamica, produce un suono debole e secco. Con il clavicembalo è comunque possibile spezzare la monotonia con un cambio di velocità.

Conclusione

Con questo articolo abbiamo provato a riportare la giusta attenzione sul clavicembalo, antico strumento ormai quasi del tutto dimenticato. Abbiamo spiegato cosa è, la sua storia e le sue origini e spiegato la differenza tra pianoforte e clavicembalo, mettendo in luce tutte le differenze tra i due strumenti musicali.

Riferimenti

1.
Il clavicembalo come non lo avete mai ascoltato | Il giornale della musica
Laspetto pi sorprendente di questo doppio disco di Luca Quintavalle (Italian Contemporary Music for Harpsichord, Brilliant 2021) consiste nella straordinaria rivelazione delle potenzialit timbriche dello strumento che stato il simbolo della musica barocca e che poi stato soppiantato dal pianoforte. Ora non possiamo pi ignorare che si tratta di uno strumento che si adatta alla perfezione alla musica doggi, capace di evocare altri strumenti e persino di ricordare i suoni generati dallelettronica.
2.
Perché il pianoforte si chiama così?
Il pianoforte con le sue forme eleganti e i suoi tasti bianchi e neri, è uno degli strumenti più amati e suonati nel mondo. Ma perché ha un nome così particolare e da dove deriva?
3.
Pianoforte - Tipologie
Appunto di musica per le medie sul pianoforte che appartiene alla famiglia dei cordofoni e il suo predecessore fu il clavicordo, poi il clavicembalo, da cui si è evoluto il fortepiano.
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