Quali Tipi di Pianoforte Esistono?

La guida per capire quale è la differenza tra diversi tipi di piano forte
Da Mario Bonetti
Mario Bonetti
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Aggiornato 15-08-2023
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Il pianoforte è uno tra gli strumenti non solo più usati ma anche più conosciuti; esistono però molteplici tipi di pianoforte, ognuno con le proprie peculiarità. In quest’articolo racconteremo la storia di questo meraviglioso strumento ed inoltre descriveremo anche le diverse tipologie di pianoforte esistenti.
Quindi, se foste alla ricerca di un pianoforte ma siete alle prime armi e vorreste acquistarne uno adatto al vostro livello allora siete nel posto giusto!

La storia e l’origine del pianoforte

Prima di descrivere tutti i tipi di pianoforte esistenti crediamo sia opportuno raccontare la storia di questo rinomato e meraviglioso strumento musicale; una versione più rudimentale del pianoforte, che noi tutti conosciamo, è stata creata da Bartolomeo Cristofori intorno al 1700 in Italia. Questo strumento musicale era stato pensato per permettere ai musicisti di comporre musica in modo più accurato, permettendogli di dosare l’intensità del suono in base alla pressione dei tasti; la versione rudimentale iniziale era ovviamente molto diversa da quella che noi tutti conosciamo oggi, aveva infatti solo 4 ottave e non presentava alcun pedale per permettere ai musicisti di mantenere la nota.
Sebbene sia stato creato in Italia, il pianoforte ha conosciuto un rapido sviluppo in Germania; infatti, in Italia non divenne da subito molto famoso e restò nell’ombra per svariati anni. In Germania, l’eccentrico Silbermann Fonte affidabile Gottfried Silbermann - Wikipedia Johann Gottfried Silbermann (Kleinbobritzsch, 14 gennaio 1683 – Dresda, 4 agosto 1753) è stato un organaro tedesco, uno dei più illustri del Settecento. it.wikipedia.org , famoso costruttore di clavicembali (precursori del pianoforte), ispirandosi al lavoro di Cristofori Fonte affidabile Bartolomeo Cristofori - Wikipedia it.wikipedia.org costruì il suo primo pianoforte ma anche in questo caso questo strumento non divenne da subito famoso; ci vollero infatti anni prima che il pianoforte venisse considerato alla pari degli altri strumenti musicali e ciò avvenne solo dopo l’intervento degli Inglesi che ridussero le dimensioni e resero più semplice il meccanismo, rendendolo adatto anche alla classe media.
Il vero sviluppo del pianoforte Fonte affidabile Il pianoforte in Italia, una storia da riscoprire - Libri - ANSA (ANSA) – BOLOGNA, 13 DIC – Anche se nell’anno del suo 40esimo anniversario, il 2021, l’italiana Fazioli ha trionfato con un suo pianoforte grancoda al Concorso Chopin di Varsavia (la più prestigiosa competizione pianistica al mondo vinta dal canadese Bruce Liu), per gli amanti di musica e per i frequentatori di sale da concerto sinonimo di pianoforte rimane Steinway & Son: lo dimostra un recente studio secondo il quale il 98% dei concertisti sceglie di suonare uno strumento della celebre casa fondata nel 1853 a New York da un immigrato tedesco. www.ansa.it si ebbe quando anche la classe media ebbe la possibilità di acquistarlo, poiché prima era esclusivamente utilizzato dalla classe borghese, e questo avvenne intorno al XIX secolo quando i prezzi divennero più accessibili e le dimensioni decisamente più ridotte.

Come funziona un pianoforte

Dopo aver raccontato l’origine del pianoforte andiamo a descrivere brevemente il meccanismo di funzionamento dei vari tipi di pianoforte esistenti; sebbene possa sembrare strano, il pianoforte è uno strumento a corda collegato ad una tastiera.

Quando un tasto viene premuto un peculiare meccanismo fa vibrare la corrispondente corda, la quale produrrà uno specifico suono che viene poi amplificato dalla tavola armonica del pianoforte.


Ovviamente le parti che compongono il pianoforte sono molteplici ma descriverli tutti nel dettaglio renderebbe il discorso eccessivamente macchinoso e di difficile comprensione.

Quanti tasti e quante ottave ha un pianoforte

La tipologia di pianoforte più comune contiene 88 tasti, di cui 56 bianchi e 36 neri, a cui corrispondono circa 7 ottave. Esistono comunque diversi tipi di pianoforte o tastiere con un numero di tasti, e quindi di ottave, inferiori a 88; ad esempio:

Per definizione, un’ ottava Fonte affidabile OTTAVA OTTAVA Giulio Cesare PARIBENI. Musica. – Intervallo musicale. Chi, partendo da un suono qualsiasi, percorra i successivi dodici semitoni, toccher un tredicesimo suono, in cui il primo specchia esattamente il proprio sembiante. I due suoni si trovano a distanza d’ottava. In percussione simultanea essi formano la consonanza pi perfetta che esista. tale anzi siffatta perfezione, che in determinate condizioni – p. es. nel canto in ottava del soprano col tenore – esso d l’immagine dell’uni www.treccani.it in musica rappresenta lo spazio fra due note che sono distanziate tra loro da 8 tasti; comunemente, viene presa come riferimento l’ottava che va da un “do” ad un altro “do”, ma ovviamente può considerarsi un’ottava anche quella che va da un “sol” ad un altro, e così via.
Come si evince, il pianoforte vero e proprio è quello con 88 tasti e le differenti versioni, con meno tasti, vengono definite tastiere; chi non è del settore potrebbe avere difficoltà nell’immaginare i diversi tipi di tastiere, per questo motivo potrebbe tornarvi utile dare un’occhiata alla tastiere KORG – MONOLOGUE BK da 25 tasti ed all’Alesis Melody 61 da 61 tasti.

Quanti tipi di pianoforte esistono

Per iniziare a suonare qualsivoglia strumento è sempre buona norma conoscere le varie caratteriste dello strumento stesso e le eventuali tipologie differenti esistenti; per questo motivo crediamo sia fondamentale comunicare ai lettori non solo quanti tipi di pianoforte esistono ma anche le loro specifiche caratteristiche, affinché chiunque voglia iniziare ad approcciarsi a questo strumento musicale possa scegliere la tipologia che più si confà alle proprie esigenze e capacità.

I pianoforte esistenti possono dividersi in 3 categorie principali:

Di seguito troverete una descrizione dettagliata di ogni tipologia.

Pianoforte a coda

I pianoforte a coda sono sicuramente quelli più comuni e caratteristici; il suono è ricco ed intenso e le dimensioni sono parecchio elevate. Tutti i tipi di pianoforte a coda infatti richiedono parecchio spazio e hanno un costo abbastanza elevato, se paragonato alle classiche tastiere digitali; il meccanismo di riproduzione del suono dei pianoforte a coda è orizzontale quindi quando si tiene il coperchio aperto, quello che ricopre tutte le parti meccaniche dello strumento, il suono si espande in tutta la sua intensità.

È indicato principalmente per i musicisti più esperti ma anche i neofiti potrebbero utilizzarlo per imparare a suonare, anche se in quest’ultimo caso sarebbe preferibile sceglierne una versione più semplice. Infine, è bene ricordarsi che i pianoforte a coda sono parecchio pesanti e richiedono molto spazio quindi si consiglia di calcolare bene le dimensioni della stanza in cui si intende posizionarlo prima di procedere con l’acquisto.

Pianoforte verticale

I pianoforte verticali sono decisamente più comodi per l’utilizzo casalingo poiché hanno dimensioni e peso decisamente ridotti. Come si evince dal nome stesso, il meccanismo di funzionamento di questi pianoforte è posto verticalmente ed il suono è intenso e chiaro.
Questa è la tipologia più comune che si trova all’interno delle abitazioni ma se non aveste ancora capito a quale tipo ci stiamo riferendo, potrebbe esservi utile dare un’occhiata allo Yamaha Arius Digital Piano, un pianoforte verticale digitale molto comune.

Esistono diversi tipi di pianoforte verticale che si differenziano sia per il costo sia per la posizione del meccanismo; vediamo quali sono:

Pianoforte digitale o tastiera musicale

Il pianoforte digitale, detto anche tastiera musicale, è comunemente utilizzato a livello educativo; è infatti la tipologia di pianoforte più facile sia da utilizzare sia da trasportare e, sebbene il suono riprodotto non riesce ad eguagliare quello dei più classici pianoforte a coda, può considerarsi una valida alternativa.

Al giorno d’oggi, comunque, le tastiere musicali vengono create per essere quanto più simili possibile ai classici pianoforte, sia a livello di suono sia a per la sensazione che si percepisce quando si premono i vari tasti.


Le tastiere musicali sono di dimensioni ridotte, caratteristica che le rende idonee al trasporto; possiedono anch’esse 88 tasti e possono anche essere riposte e conservate dopo ogni utilizzo a differenza delle due tipologie di pianoforte precedentemente descritti che invece non possono essere conservate in alcun modo.

Come ascoltare il suono riprodotto da un pianoforte digitale

Un problema abbastanza comune che riguarda chi possiede un migliore pianoforte digitale o una tastiera musicale è la riproduzione del suono; chi desidera allenarsi diverse ore al giorno con questi strumenti o chi è costretto a farlo solo a determinati orari, come ad esempio la sera, è costretto ad indossare delle cuffie per evitare di disturbare chi lo circonda.

Scegliere delle buone cuffie è però fondamentale in questo caso perché dalla loro qualità dipende il suono riprodotto ed è per questo motivo che gli audiofili preferiscono ascoltare il suono senza utilizzare cuffie o casse, per poter percepire i suoni quanto più fedelmente possibile.

Purtroppo però a volte l’utilizzo delle cuffie è necessario e la scelta di quelle più adatte e di qualità potrebbe non essere così semplice poiché i modelli sono davvero molteplici, attualmente però queste sono le migliori cuffie per audiofili che gli esperti del settore consigliano ai musicisti.

Quale pianoforte è migliore per imparare?

Sicuramente le tastiere musicali sono più semplici da utilizzare ma, per chi dovesse averne la possibilità, sarebbe preferibile utilizzare direttamente un pianoforte a coda o verticale per imparare a suonare perchè il suono riprodotto risulta decisamente più intenso e preciso.
Occorre però fare un importante specifica, se decideste di imparare a suonare questo meraviglioso strumento, andrebbe scelto il modello più idoneo alle proprie capacità sia monetarie che logistiche. I pianoforte a coda sono decisamente i più cari, con prezzi che possono superare anche i 3000 euro oltre ad essere anche i più grandi ed ingombranti, quelli verticali sono leggermente meno costosi ma decisamente meno ingombranti rispetto a quelli a coda perchè possono posizionarsi a muro e permettono quindi di risparmiare parecchio spazio, mentre le comuni tastiere musicali sono decisamente più economiche risultando quindi più adatte per coloro i quali non dispongono di budget elevati; quest’ultime inoltre sono di dimensioni ridotte e quindi adatte per chi ha poco spazio a disposizione ma non vuole comunque rinunciare ad imparare a suonare questo strumento.

FAQ

Se dopo aver letto l’intero articolo doveste avere ancora qualche dubbio, potrebbero tornarvi utili le risposte alla più comuni domande poste dai consumatori.

In che modo la qualità del suono è influenzata dai diversi tipi di pianoforti?

La qualità del suono riprodotta da questi strumenti dipende da diversi fattori: dimensioni del corpo dello strumento, peso dello strumento e lunghezza delle corde. È quindi chiaro che il pianoforte a coda riproduce un suono molto più intenso e di qualità proprio grazie alle sue grandi dimensioni, al suo peso ed alla lunghezza delle corde; a tal riguardo, considerando il fatto che meccanismo si sviluppa orizzontalmente, le corde possono avere una lunghezza maggiore rispetto alle altre tipologie di pianoforte, fattore che influenza molto la qualità del suono stesso.
Anche i pianoforte verticali hanno dimensioni e peso elevati e possiedono delle corde abbastanza lunghe, ma comunque il suono riprodotto non potrà mai eguagliare quello dei pianoforte a coda.
Infine, i pianoforte digitali (o tastiere musicali) non possiedono corde ed hanno dimensioni e peso ridotte, queste comunque possiedono un meccanismo di funzionamento digitale che si differenzia dalla tipologie precedentemente citate.

Quanto costano i diversi tipi di pianoforti?

Il costo dei pianoforte è abbastanza variabile e dipende principalmente dal tipo e dalla qualità; i pianoforte a coda hanno il prezzo più elevato in assoluto che possono superare anche i 40.000 euro. Ovviamente esistono anche modelli più economici che si aggirano intorno ai 10000 euro, ma si parla comunque cifre abbastanza alte.
I pianoforte verticali hanno anch’essi un prezzo abbastanza elevato ma decisamente inferiore rispetto ai precedenti; questo si aggira intorno ai 4000 euro ma ne esistono modelli più economici che si aggirano intorno ai 2500 euro.
Infine, i pianoforte digitali sono quelli più economici con prezzi che vanno dai 300 euro ai 600 euro; ovviamente anche in questo caso il prezzo può variare in base alla qualità dello strumento ed al marchio.

Alcuni tipi sono più adatti ai principianti di altri?

Per imparare a suonare questo strumento sarebbe preferibile utilizzare il pianoforte a coda o verticale perchè il suono riprodotto è più chiaro e definito ma ovviamente non tutti hanno la possibilità di acquistare queste tipologie, sia a causa dei prezzi elevati sia per le grandi dimensioni, per questi motivi una tastiera musicale di buona qualità risulta essere la migliore alternativa per i principianti.

Conclusione

Scegliere la tipologia di pianoforte che più si confà alle proprie esigenze potrebbe non essere un’impresa così semplice, soprattutto per chi non ha esperienza in materia; per questo motivo, in quest’articolo, abbiamo ampiamente descritto tutti i tipi di pianoforte esistenti sia dal punto di vista della loro storia sia da quello delle loro caratteristiche intrinseche.

Se quindi foste alla ricerca di un pianoforte, per imparare a suonare questo meraviglioso strumento, vi basterà leggere le informazioni presenti in questo articolo e non avrete più dubbi.

Riferimenti

1.
Gottfried Silbermann - Wikipedia
Johann Gottfried Silbermann (Kleinbobritzsch, 14 gennaio 1683 – Dresda, 4 agosto 1753) è stato un organaro tedesco, uno dei più illustri del Settecento.
2.
Bartolomeo Cristofori - Wikipedia
3.
Il pianoforte in Italia, una storia da riscoprire - Libri - ANSA
(ANSA) – BOLOGNA, 13 DIC – Anche se nell’anno del suo 40esimo anniversario, il 2021, l’italiana Fazioli ha trionfato con un suo pianoforte grancoda al Concorso Chopin di Varsavia (la più prestigiosa competizione pianistica al mondo vinta dal canadese Bruce Liu), per gli amanti di musica e per i frequentatori di sale da concerto sinonimo di pianoforte rimane Steinway & Son: lo dimostra un recente studio secondo il quale il 98% dei concertisti sceglie di suonare uno strumento della celebre casa fondata nel 1853 a New York da un immigrato tedesco.
4.
OTTAVA
OTTAVA Giulio Cesare PARIBENI. Musica. – Intervallo musicale. Chi, partendo da un suono qualsiasi, percorra i successivi dodici semitoni, toccher un tredicesimo suono, in cui il primo specchia esattamente il proprio sembiante. I due suoni si trovano a distanza d’ottava. In percussione simultanea essi formano la consonanza pi perfetta che esista. tale anzi siffatta perfezione, che in determinate condizioni – p. es. nel canto in ottava del soprano col tenore – esso d l’immagine dell’uni
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