Scopriamo Quali Sono Le Dimensioni Del Pianoforte Verticale

Da Mario Bonetti
Mario Bonetti
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Aggiornato 25-08-2023
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Suonare il pianoforte per alcuni è una passione che viene coltivata nel tempo libero, mentre per altri è un’attività che occupa molte ore della giornata, che viene intrapresa come indirizzo principale di studio e poi come vera e propria professione. Fra tutte le tipologie di pianoforte, quello verticale viene spesso preferito poiché si contraddistingue per una maggiore convenienza dal punto di vista economico e pratico. Infatti, è soprattutto la dimensione pianoforte verticale a dettare la maggiore comodità dello strumento che può essere sistemato più facilmente nella propria abitazione o nello studio appoggiato al muro, senza richiedere un’ampia stanza appositamente dedicata ad accogliere il pianoforte. Andiamo ora a scoprire le caratteristiche più interessanti di questa versione.

Cosa è un pianoforte verticale?

Il pianoforte verticale è una variante del pianoforte molto simile nella meccanica a quello a coda ma differente nelle dimensioni e nella forma. Quello verticale, è infatti chiamato anche pianoforte a muro poiché viene appoggiato alla parete invece che al centro della stanza. Lo strumento è a tutti gli effetti uno strumento a corde che vengono percosse attraverso dei martelletti collegati ai tasti della tastiera. La particolarità della sua struttura è da ritrovare nella posizione delle corde e della tavola armonica, le quali sono posizionate dietro la tastiera in modo verticale, piuttosto che orizzontalmente come avviene nel pianoforte a coda.

Qui, il sistema di smorzamento è rappresentato da un pedale centrale denominato sordina, utilizzato per attutire il suono. Questa variante di piano è la migliore per l’uso in appartamento poiché riesce a contenere l’intensità del suono evitando di disturbare gli altri inquilini. Inoltre, per coloro che abbiano deciso di iniziare a studiare il pianoforte e siano determinati nel riuscire in questa impresa, fra i consigli utili per iniziare Fonte affidabile A che età si impara a suonare il pianoforte (o tastiera con tasti pesati) e utili consigli sullo spazio a casa per iniziarne lo studio Questa è la domanda di alcuni genitori apprensivi in attesa che il proprio pargolo di 5, 6 o 7 anni termini la sua prima lezione di strumento, già prima di iniziare lo studio del pianoforte. Ebbene sì: per imparare a suonare e studiare il pianoforte – proprio così! – serve il pianoforte. www.istitutocorelli.com offerti dagli esperti vi è proprio quello di cominciare il percorso con un pianoforte verticale.

Come pianoforte verticale produce il suono

Similmente ai vari tipi di pianoforte, in quello verticale gli elementi che permettono la creazione e diffusione del suono sono da ritrovarsi nei tasti pesati a cui sono collegati dei martelletti. Questi ultimi sono dei componenti simili a dei piccoli martelli rivestiti con feltro ciascuno dei quali è collegato a uno specifico tasto. Quando si spinge un tasto, il martelletto colpisce la corda corrispondente, producendo una vibrazione. Tale vibrazione è la nota musicale.

Ogni corda presenta una tensione differente attuata mediante dei piroli che si trovano nella zona più vicina alla tastiera, tale assetto è denominato cordiera. Le vibrazioni provenienti dalle corde vengono raccolte e amplificate attraverso la tavola armonica che poggia sul telaio del pianoforte. Nel piano verticale le corde sono sistemate in verticale e in diagonale e il suono viaggia verso l’alto, di conseguenza è consigliato che il coperchio resti sempre aperto durante l’esecuzione delle melodie.

Quali modelli di pianoforti digitali esistono

Nella lunga storia del pianoforte Fonte affidabile www.conservatoriopescara.it Tra i primi strumenti a corda possiamo annoverare il saltèrio. In uso presso gli Egiziani e gli Ebrei, più volte citato nella Bibbia si suonava pizzicando corde tese sopra una cassa che fungeva da risuonatore. www.conservatoriopescara.it , si sono avvicendate nel tempo numerose versioni dello stesso strumento arrivando oggi al pianoforte digitale, uno strumento all’avanguardia in grado di unire le sonorità del piano con le moderne esigenze delle connettività e la versatilità che distingue i dispositivi tecnologici della nostra epoca. Il piano digitale è stato ideato per ricreare il suono dei tasti tipico del pianoforte acustico ma attuato mediante un sistema totalmente elettronico dotato di altoparlante integrato. Esistono modelli di pianoforte digitale detti “da palco”, più leggeri e adatti al trasporto frequente, e modelli con mobile integrato i quali riprendono la forma dei tradizionali pianoforti da muro.

Nell’opzione digitale non è necessaria l’accordatura e risulta una buona scelta per chi ha necessità di spostare lo strumento ma non vuole accontentarsi della qualità del suono inferiore prodotta da una tastiera elettronica. Nelle varianti più apprezzate, come Cantabile UP-1, tali dispositivi sono spesso dotati di un’uscita Midi la quale permette la connessione con altri dispositivi digitali come il computer, più una memoria interna contenente tra l’altro brani dimostrativi e demo. Vi sono molti elementi da considerare nella scelta del pianoforte digitale, come il numero e il tipo di tasti oppure la possibilità di riprodurre il suono di altri strumenti e le funzionalità extra quali metronomo, registrazione, loop preimpostati. Essi possono essere approfonditi nella nostra guida sui migliori pianoforti digitali, così da comprendere al meglio le loro caratteristiche più importanti.

Quali sono le dimensioni di un piano verticale

Per approfondire la tematica delle dimensioni occorre effettuare un rapido excursus sulle diverse tipologie di pianoforte verticale reperibili sul mercato e alcune delle loro specificità. La prima versione che esaminiamo è quella del piano da studio il quale presenta delle dimensioni ridotte rispetto alle altre versioni. Esso è la soluzione ideale per i bambini Fonte affidabile Suonare il pianoforte fa bene allo sviluppo del linguaggio dei bambini - Nostrofiglio.it Imparare a suonare il pianoforte aiuta a sviluppare il linguaggio e in particolare a distinguere i diversi suoni del parlato. Lo ha rivelato uno studio recente www.nostrofiglio.it ma anche gli adulti che si avvicinano per la prima volta allo studio dello strumento. La loro struttura è meno articolata per via delle dimensioni più contenute e hanno la particolarità di avere la tastiera in una posizione più bassa del solito. Effettuando una media fra le opzioni disponibili, le dimensioni di un piano da studio raggiungono l’altezza di 108 cm e la larghezza di 113 cm circa.

La seconda tipologia di pianoforte verticale è quella del pianoforte per l’espressione, pensati per studenti di livello intermedio e professionisti. Tali strumenti hanno una struttura maggiormente complessa che si avvicina sempre più a quella del classico piano a coda. Le corde qui hanno una lunghezza più elevata e anche la tavola armonica risulta più articolata, infatti il suono prodotto ha una qualità superiore in termini di profondità e raffinatezza. Le dimensioni medie di questa tipologia di modello consta di un’altezza di 113 cm e larghezza di circa 122 cm.

Infine, abbiamo l’ultima versione rappresentata dal piano di prestigio, quella più classica e di alta gamma caratterizzata anche da costi di gran lunga superiori alle precedenti. Tale aspetto è giustificato da un’accuratezza del suono di livello superiore, contraddistinto da elevata precisione e nitidezza, in grado di offrire risultati ricchi di complessità sonore e sfumature. Inoltre, sono versioni realizzate solitamente con una struttura di alta qualità dal telaio ai tasti. Le dimensioni pianoforte verticale classico comprendono un’altezza di 122 cm, mentre in questo caso la larghezza pianoforte verticale può andare dai 133 cm fino a 150 cm.

Tra le altre misure importanti troviamo la larghezza del telaio che va dai 147 cm ai 155 cm e la profondità del piano che misura circa 54 cm ed è una dimensione piuttosto standard per i diversi modelli.

In ogni caso, come si può notare dai riferimenti sulle misure, il pianoforte di tipo verticale non richiede un’abitazione necessariamente molto grande ma può essere inserito con facilità in qualsiasi ambiente in cui si disponga di una parete libera, occupando uno spazio equiparabile ad una grande libreria.

Qual è il peso di un piano verticale?

Come abbiamo visto per le dimensioni, anche il peso del pianoforte verticale tende a variare in relazione alla struttura dello strumento e alla sua tipologia. Un piano da studio può pesare circa 120 Kg, mentre uno da espressione circa 150 Kg. Un pianoforte verticale di alta qualità, con una struttura maggiormente complessa oltre ad avere dimensioni superiori alle altre varianti presenta anche un peso più elevato, arrivando a pesare infatti anche 300 Kg.

Se questi numeri vi sembrano eccessivamente alti, cambierete subito opinione se posti in confronto al peso di un classico pianoforte a coda, il quale può raggiungere i 600 Kg in totale. Dunque, è facile intuire che la soluzione del piano verticale sebbene dotata del suo volume importante sarà sempre più pratica della versione a coda. Se invece siete interessati a possedere uno strumento più comodo da trasportare potreste valutare l’acquisto di una chitarra elettrica dando un’occhiata al nostro approfondimento sulle migliori chitarre elettriche.

Quali sono le differenze tra un piano verticale e un piano a coda?

Dopo aver esaminato del pianoforte verticale dimensioni e peso, possiamo completare l’ultimo passaggio del nostro viaggio nella conoscenza di questo strumento, ovvero le sue differenze con il classico modello del pianoforte a coda. Il pianoforte in generale è fra gli strumenti maggiormente acquistati sul mercato, il quale mantiene il suo fascino intramontabile. Le due versioni scelte con maggiore frequenza sono quella a coda e quella verticale, le quali sebbene siano accomunate dalla medesima espressività presentano delle importanti differenze.

In primo luogo, la differenza più sostanziale riguarda le dimensioni. Infatti, il pianoforte a coda richiede che l’ambiente in cui viene collocato sia di grandi dimensioni al contrario di quello verticale, come abbiamo potuto vedere in precedenza.

Il pianoforte a coda occupa un volume maggiore poiché presenta una tavola armonica posta in direzione orizzontale, arrivando a superare un ingombro di oltre 20 mq nelle sue versioni più grandi.

Quindi per coloro che hanno l’abitazione o lo studio in un normale appartamento non è semplice poter disporre di tanto spazio e qui la conformazione del piano a muro risulta determinante per potersi comunque avvantaggiare di questo strumento, nonostante lo spazio a propria disposizione risulti limitato.

Il secondo aspetto importante è rappresentato dalla timbrica e dall’intensità del suono.

Un piano classico a coda è di certo la scelta migliore per i concerti, solitamente tenuti nei teatri, negli auditorium, nelle importanti hall musicali in ogni parte del mondo, proprio perché è ideato per avere una timbrica e un’ampiezza sonora molto elevate in grado di far arrivare la percezione della melodia ben chiara anche a lunga distanza.

Di contro, all’interno di un appartamento inserito in un condominio potrebbe risultare troppo invadente e disturbante per gli altri inquilini. In questo caso, la scelta del piano verticale è di certo più efficace poiché il suono risulta più contenuto e attutivo, grazie anche alla presenza del pedale sordina.

Senza dubbio, la scelta del proprio pianoforte ideale non può passare esclusivamente dalle esigenze di spazio ma va considerata in relazione all’uso che se ne intende fare e alle proprie necessità, ad esempio se per l’utilizzo professionale o amatoriale. Il pianoforte a coda è indispensabile per pianisti professionisti, con il suo tocco più fluido è ideale per chi cerca di raggiungere una tecnica avanzata e per coloro che richiedono dallo strumento un’ampia espressività e dinamica. Di contro, il pianoforte verticale consente a tutti di poter suonare, un modello a muro ben fabbricato come ‎Yankai001, apprezzato per la sua qualità strutturale, è più pratico e idoneo al primo apprendimento per via del numero di tasti ridotto a 88 rispetto a quello a coda in cui ne troviamo fino a 98.

Un’altra distinzione che è necessario effettuare riguarda anche i costi, in quanto in linea generale quello verticale risulta più economico di quello a coda.

Tra le ragioni principali vi è senza dubbio la maggior raffinatezza e qualità del suono, tuttavia non bisogna dimenticare che all’interno di ciascuna categoria si potranno reperire delle differenze di prezzo determinate da alcune condizioni specifiche come la qualità strutturale e dei singoli componenti, il modello, la notorietà della casa produttrice e le varie specificità tecniche.

In entrambi i casi, sia che scegliate un pianoforte a coda sia un pianoforte verticale, i passi principali per approcciarsi al pianoforte Fonte affidabile Come approcciarsi allo studio del pianoforte: i consigli di Dardust Dario Faini (Dardust) ci da qualche consiglio pratico per non mollare dopo le prime difficolt con lo studio del pianoforte www.rockit.it ruotano, come per qualsiasi strumento, nella costanza e nella dedizione. Sono questi gli ingredienti essenziali che nel tempo permettono di ottenere grandi risultati, sia che il vostro sogno sia quello di diventare pianisti professionisti solcando i palcoscenici del mondo, sia che desideriate semplicemente poter esprimere la vostra creatività suonando uno strumento nei tranquilli pomeriggi della vostra dimora domestica. Per trovare altri aspetti del pianoforte potete leggere l’articolo su quale è differenza tra pianoforte e clavicembalo.

FAQ

Al fine di offrire una conoscenza completa sul tema del pianoforte verticale, proseguiamo il nostro approfondimento rispondendo ad alcuni quesiti di carattere maggiormente pratico legati al costo di questo strumento e alle modalità più adeguate di sistemazione e spostamento.

Quanto costa un pianoforte verticale?

Il pianoforte verticale è uno strumento caratterizzato da un costo più economico delle classiche versioni di pianoforte a coda. Il prezzo di un buon piano a muro parte da circa 1200 € contro i 2400 € di partenza per un piano a mezza coda e i 6000 € di un pianoforte a coda professionale. Le ragioni di questa convenienza sono da ritrovarsi di certo nella struttura, la quale nel piano verticale risulta semplificata rispetto a quello a coda, sebbene i componenti di base siano sostanzialmente gli stessi. Il processo di fabbricazione è più veloce e altresì la manutenzione richiesta nel tempo presenta un costo inferiore. Se si ha necessità di contenere la spesa, la tipologia a muro è di certo quella da preferire e per trovare un costo ancora inferiore si potrà optare per un piano digitale reperibile online a partire dai 500 €.

Dove posso mettere un pianoforte verticale?

Quando arriva il momento di decidere dove posizionare il piano verticale, l’accorgimento principale va attuato in precedenza cioè bisogna innanzitutto valutare attentamente le misure pianoforte verticale in fase di pre-acquisto cosicché si possa stabilire in anticipo la posizione migliore nell’ambiente. Gli esperti consigliano di collocare lo strumento in una stanza di almeno 12 mq, poiché con spazi più piccoli le onde sonore potrebbero rimbalzare più volte contro le pareti andando a inficiare l’esperienza di chi suona e chi ascolta. Inoltre, è meglio che la camera non sia totalmente vuota poiché si creerebbe dell’eco. Sempre per l’effetto delle vibrazioni sonore, sarebbe opportuno tenere lo strumento lontano dalle credenze che contengono piatti, bicchieri o altri oggetti di cristallo. Un altro fattore da considerare riguarda l’umidità, acerrimo nemico degli strumenti musicali. Al fine di proteggere il pianoforte da questo agente è importante posizionarlo contro una parete interna dell’abitazione, più calda e non esposta alle intemperie. Qualora tale parete sia adiacente a quella dei vicini è possibile applicare sul muro dei pannelli insonorizzanti.

Come si trasporta un pianoforte verticale

A causa del suo peso importante, il trasporto del pianoforte verticale richiede la presenza di un team esperto, formato da personale competente nello spostamento di oggetti delicati e pesanti come questi strumenti musicali. La regola stabilisce la necessità di un addetto per ogni 45 Kg di peso, quindi il trasporto richiederebbe almeno da 4 a 6 persone, in base al peso specifico del modello scelto, che andranno a sistemarsi su ogni lato del piano. I supporti necessari poi sono un carrello con ruote e delle cinghie per sollevare e poggiare l’oggetto. Tenendo presente il fattore umidità, è preferibile stabilire un trasporto o trasloco nelle stagioni con il clima più mite e non in quelle fredde e umide. In ogni caso, è sempre opportuno proteggere bene la tastiera e tutto il corpo del piano avvolgendolo con delle coperte o tessuti imbottiti, in modo da creare uno strato in grado di attutire eventuali colpi o urti.

Conclusione

Il pianoforte verticale è la risposta ideale a diverse esigenze: per chi cerca un piano da studio, soprattutto come primo approccio a questo tipo di strumento, per coloro che si dilettano a suonare nel tempo libero o per intrattenere i propri ospiti e anche per chi che desidera inserirlo nella propria abitazione come oggetto di design e complemento d’arredo dal incredibile effetto scenico. In ogni caso, il passo fondamentale da compiere è comprendere la struttura di questo strumento e valutare la dimensione pianoforte verticale, per essere sicuri di avere lo spazio idoneo da dedicargli individuando il modello migliore per le caratteristiche della casa o dello studio in cui si desidera posizionarlo.

Riferimenti

1.
A che età si impara a suonare il pianoforte (o tastiera con tasti pesati) e utili consigli sullo spazio a casa per iniziarne lo studio
Questa è la domanda di alcuni genitori apprensivi in attesa che il proprio pargolo di 5, 6 o 7 anni termini la sua prima lezione di strumento, già prima di iniziare lo studio del pianoforte. Ebbene sì: per imparare a suonare e studiare il pianoforte – proprio così! – serve il pianoforte.
2.
www.conservatoriopescara.it
Tra i primi strumenti a corda possiamo annoverare il saltèrio. In uso presso gli Egiziani e gli Ebrei, più volte citato nella Bibbia si suonava pizzicando corde tese sopra una cassa che fungeva da risuonatore.
3.
Suonare il pianoforte fa bene allo sviluppo del linguaggio dei bambini - Nostrofiglio.it
Imparare a suonare il pianoforte aiuta a sviluppare il linguaggio e in particolare a distinguere i diversi suoni del parlato. Lo ha rivelato uno studio recente
4.
Come approcciarsi allo studio del pianoforte: i consigli di Dardust
Dario Faini (Dardust) ci da qualche consiglio pratico per non mollare dopo le prime difficolt con lo studio del pianoforte
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