Per tutti coloro che si occupano di mixing audio, oppure che hanno necessità di un set di cuffie da studio, avere a disposizione un ventaglio di proposte tra cui poter scegliere può aiutare a trovare il prodotto perfetto per la propria esigenza. Per questa ragione abbiamo realizzato una guida ad hoc sull'argomento.
A fronte di un numero sempre più ampio di soluzioni, abbiamo selezionato le 6 migliori cuffie da studio, differenziando quei modelli che possono essere utili per chi realizza podcast, oppure che possono far gola a chi cerca delle cuffie da studio economiche, quelle pensate per una perfetta registrazione o dei modelli portatili. Andiamo più nel dettaglio e scopriamo nella scheda di seguito quelle che consideriamo il meglio del meglio - AKG K240.
№ | Nome | Impedenza | Tipo di Forma | Sensibilità audio | Caratteristica Speciale | Risposta in Frequenze | Valutazione | |
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1 | AKG K240 | 55 Ohms | On-ear | 91 dB | Cavo senza grovigli | 15Hz-25kHz |
10
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2 | Audio-Technica M20x | 47 Ohms | On-ear | 96 dB | Pieghevole | 15Hz-20kHz |
9,9
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3 | OneOdio Pro 50 | 32 Ohms | Over-ear | 110 dB | Riduzione del rumore | 20Hz-44kHz |
9,7
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4 | Sony MDR-7506 | 63 Ohms | Over-ear | 106 dB | Pieghevole | 10 Hz-20kHz |
9,5
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5 | Shure SRH440A | 40 Ohms | Over-ear | 97 dB | Foldable | 10Hz-22kHz |
9,3
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6 | Numark HF125 | 32 Ohms | On-ear | 101 dB | Leggero | 20Hz-20kHz |
9,2
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Con una risposta in frequenza di 15 Hz – 25k Hz, le cuffie AKG K240 assicurano una riproduzione del suono pulita ed efficace. La struttura over-ear, con un archetto semirigido, è l’ideale per chi si trova a dover lavorare a lungo con il set di cuffie, riducendo al minimo i fastidi derivanti dall’indossare questo supporto per diverse ore consecutive. In più, il trasduttore Varimotion 30 mm XXL mantiene un trasferimento di segnale acustico senza perdita di qualità, offrendo poi al tempo stesso un range dinamico ampio e brillante. La progettazione delle cuffie ha come utenti finali tutti quegli utenti che lavorano quotidianamente al missaggio o al Mastering di un brano musicali, senza però disdegnare anche il semplice appassionato di musica che le vuole utilizzare per l’ascolto del suo album preferito.
La soluzione di un design semi aperto, restituisce all’ascoltatore dei bassi profondi. La fascia superiore autoregolante consente una personalizzazione che ben si sposa con le esigenze dei diversi utenti in quanto a indossabili a comfort e tenuta generale. La bontà dei cuscinetti, avvolge senza stringere le orecchie. Gli alti e i medi escono puliti, con una resa delle voci nitida e precisa. In più, nella confezione è anche presente un connettore mini XLR per una riproduzione audio nitida e soddisfacente, un cavo lungo 3 metri per muoversi senza intralci e una presa Jack convertibile così da collegare le cuffie anche a strumenti e supporti portatili.
https://youtu.be/vDIw2yam4dUGrazie a una struttura cablata e un’impostazione on-ear, il modello ATH-M20x si configura come la risposta per chi è alla ricerca delle migliori cuffie chiuse da studio. La qualità dei magneti, unita a un driver da 40 mm, produce di fatto un suono ristallino, attraverso degli altoparlanti che giocano un ruolo fondamentale insieme alla progettazione complessiva dei padiglioni. Audio-Technica infatti si distiungue tra i produttori di sistemi di riproduzioni audio, per una grande attenzione e cura realizzativa. Le bobine mobili sono composte da un filo di alluminio rivestito completamente in rame. Una scelta questa che ha un effetto immediato sulla qualità dell’ascolto, con in più un rapporto qualità/prezzo davvero notevole.
Il design circumaurale, avvolge l’oreccchio nella sua totalità, dando a chi lavora o produce musica o podcast, quell’isolamento necessario per non perdere nemmeno una nota di quanto riprodotto. La chiusura poi possiede un’indubbia utilità anche in ambienti più rumorosi, o in uno spazio condiviso con altre persone. Intelligenza costruttiva che fa rima anche con design: La struttura flessibile dei padiglioni infatti consente una rotazione degli stessi di 15°, così da poter ascoltare in caso il suono o le voci dall’esterno senza dover per forza di cose togliersi le cuffie da studio. Il cavo di collegamento possiede una lunghezza massima di 3 metri, con in più un adattatore da 6,3 mm e un peso complessivo delle cuffie da studio di 200 grammi.
https://youtu.be/t-qfTYIIhNs
Dj all’ascolto? Le cuffie Pro 50 potrebbero essere la soluzione per voi. Con una spesa contenuta e la struttura tipica dei modelli over-ear. le cuffie restituiscono in particolare un ottimo feeling a livello di bassi. Gli altoparlanti interni in neodimio, hanno uno spessore di 50 mm, così da ottimizzare al meglio la riproduzione sonora mantenendo una pulizia del suono adatta al livello generale del prodotto. Entrambi gli auricolari possono poi essere ruotati sia verso destra sia verso sinistra, così da avere un ascolto di come si riproduce esternamente il suono e per mantenere un contatto con l’ambiente circostante.
Il design ergonomico aiuta a tenere a lungo le cuffie, sfruttando un archetto regolabile e un peso complessivo gestibile. Nella confezione, trovano poi posto due jack di collegamento: uno da 3,5 mm per inserire le cuffie nell’alloggiamento di un tablet o di un portatile, l’altro invece da 6,5 mm pensato invece per strumenti musicali o amplificatori. Il cuscinetto ovale ha un diametro di 9,5 per quel che riguarda l’esterno, con uno spessore di 3 cm, ideale per un corretto isolamento e per una comodità d’utilizzo che non stanchi le orecchie o crei fastidi.
https://youtu.be/yvWVdMEIMuoL’impostazione di queste cuffie dinamiche, lavora su una struttura chiusa che copre in modo adeguato le orecchie dell’ascoltatore, offrendo di fatto un ascolto nitido delle diverse frequenze sonore grazie a un magnete in neodimio e a un drive da 40 mm. Con un cavo della lunghezza di quasi 3 metri, le cuffie si dimostrano un supporto adatto a chi mixa o lavora quotidianamente su tracce audio, sia per piacere sia dal punto di vista professionale. Una libertà di movimento una volta collegate che consente di muoversi tra schermi e sistemi di missaggio con la massima scioltezza e senza impedimenti.
La risposta in frequenza si assesta tra i 10-20 kHz, e il cablaggio dorato dell’adattatore Unimatch da 3,5 mm/6,3 mm permette un collegamento con un portatile, un laptop o un amplificatore così da sfruttare in modo adeguato la bontà del supporto senza perdere nulla della qualità del segnale in entrata e in uscita. Sony ha aggiunto poi una comodissima custodia morbida, dentro cui poter inserire le cuffie a fine sessione. Il design delle cuffie, minimizza poi l’ingombro generale, così da poterle portare anche in giro, facendo solo attenzione alla lunghezza del cavo. L’archetto superiore possiede una buona imbottitura, e non risulta eccessivamente pesante anche dopo diverse ore di utilizzo.
https://youtu.be/IZuX6kn9YbMPensate per un ascolto di livello, sia nel home recording come nel campo del missaggio audio, le Shure SRH440A, trovano in una risposta in frequenza ottimizzata la risposta a quanti cercano un ascolto preciso e al tempo stesso soddisfacente. L’archetto possiede una leggerezza che facilita l’uso prolungato delle stesse, avvolgendo completamente le orecchie e isolando l’ascoltatore così che si possa concentrare sull’ascolto senza distrazioni o rumori di fondo. Il design circumaurale è pensato proprio in tal senso: avvolgere e coprire l’intera superficie dell’orecchio senza però costituire un ingombro all’utente.
Il cavo rimovibile ha una lunghezza di 3 metri, con un adattatore filettato d 6,3 mm, placcato in oro per una perfetta trasmissione senza perdita di qualità del segnale. L’utilizzo delle cuffie e il loro collegamento si adattano quindi sia a postazioni di lavoro, a contesti come a una sessione di missaggio, oppure a un ascolto in cuffia della vostra playlist preferita. Gli altoparlanti in neodimio da 40 mm, restituiscono sonorità profonde così da avere un perfetto ascolto sia dei toni medi, alti e bassi. La risposta in frequenza si assesta su un valore tra 10 e 22,000 Hz, numeri che si traducono in una resa sonora di pregio.
https://youtu.be/9xoLbte9_UMQuando la portabilità diventa un’esigenza, avere con sé la giusta cuffia da studio può tornare decisamente utile. A tal proposito il marchio Numark ha realizzato un paio di cuffie estremamente portatili e dal costo contenuto. Il cavo di collegamento ha una lunghezza di 1,8 metri, una misura perfetta per chi si trova a mixare dischi davanti una console o per chi invece ama ascoltare la sua playlist preferita mentre è in movimento. Come si evince dal prezzo, l’investimento richiesto è davvero contenuto, con una qualità media che saprà soddisfare i palati meno esigenti in quanto a pulizia estrema del suono.
Il driver interno, ovvero gli altoparlanti che si occupa della riproduzione del suono, hanno uno spessore di 40 mm e sono realizzati in Mylar, un materiale resistente nel tempo e che resiste bene anche agli eventuali urti. La leggerezza è un altro dei punti forti di questo modello, così che l’ascoltatore può proseguire nell’ascolto a lungo e senza provare fastidi nella parte di contatto della cuffia con la testa. Molto apprezzate poi le 7 diverse posizioni su cui si può regolare l’archetto, una soluzione pratica e intuitiva che ben si adatta agli ascolti o al posizionamento delle cuffie.
https://youtu.be/E-yxFeIMR-sNella ricerca di cuffie audio da studio, bisogna prendere in considerazioni aspetti e caratteristiche che possono alla fine indirizzare al meglio la scelta. Sia che voi suoniate uno dei migliori batterie elettroniche o che passiate ore davanti un monitor di missaggio, capire e scegliere con cura la cuffia da studio che fa più al caso vostro, è una questione di tempo dedicato che potrà di certo tornarvi molto utile. Nella guida che abbiamo creato alle migliori cuffie da studio, abbiamo preso in esame i vantaggi nello scegliere un prodotto simile, come possono essere sfruttate al meglio le specifiche di un oggetto simile, scendendo poi sempre più nel dettaglio delle caratteristiche. Quindi spazio alla capacità d’isolamento, la risposta in frequenza, la comodità d’utilizzo, i materiali e tanto altro. Per prima cosa, partiamo però dal perché è utile scegliere una cuffia da studio.
La bontà di avere delle cuffie da studio, gioca su un doppio livello. Da una parte si tratta di cuffie pensate spesso per chi lavora in modo dettagliato con l’audio, cercando imperfezioni e una pulizia del suono Fonte affidabile Sennheiser Momentum 4 wireless, la forza del silenzio - Hi-tech - ANSA Le nuove cuffie offrono equilibrio fra musica e comfort (ANSA) www.ansa.it capace di far emergere al meglio voce e suoni. Dall’altra il loro utilizzo non è comunque precluso a quanti invece vogliono un’esperienza d’ascolto superiore. Le cuffie da studio infatti, per lo stessa natura possiedono un suono piuttosto neutro Fonte affidabile Le cuffie Philips fatte apposta per prendere sonno N7808 sono molto comode da indossare e possono riprodurre musica o suoni rilassanti, monitorando la qualità del riposo www.wired.it , che non accentua troppo gli alti, i medi e soprattutto i bassi.
Collegate quindi a un buon amplificatore possono rivelarsi una soluzione interessante anche per gli ascoltatori che amano non perdere neppure una nota Fonte affidabile Recensioni Tech: Smartphone, Tablet, TV, PC | Corriere della Sera - Ultime Notizie Recensioni e guide digitali di prodotti provati in anteprima per voi: smartphone, tablet, TV, PC e molto altro. www.corriere.it del loro brano preferito. In più, questa nota generale le rende anche adatte a chi si occupa di mixing audio o che registra un podcast in cui la voce deve risultare cristallina e facilmente comprensibile agli ascoltatori. Possono infine anche essere la soluzione da scegliere per chi suona uno strumento e vuole esercitarsi su un pezzo ai migliori pianoforti digitali senza essere disturbato da nessun elemento proveniente dall’esterno.
Gli elementi fondamentali che possono servire come punti di riferimento nella scelta di una cuffia da studio possono essere raccolti in 6 punti fondamentali. Scopriamoli qui di seguito.
Con questo termine si intende in che modo il suono in entrata prodotto da uno strumento o una voce viene poi riprodotto in uscita e quindi percepito dall’orecchio dell’ascoltatore. La qualità di una cuffia da studio sta principalmente nella sua capacità di non modificare o perdere in qualità di segnale i suoni prodotti da uno strumento o da più strumenti che vanno poi a comporre un brano musicale. Un “a solo” di migliori chitarre elettriche dovrebbe suonare in modo adeguato e quindi essere riprodotto con poca o nessuna perdita di segnale, così da poter offrire all’ascoltatore la migliore qualità d’ascolto.
Il discorso della fedeltà audio, quando si parla di cuffie da studio, va a incidere direttamente sulla capacità della stessa cuffia di riprodurre i suoni in modo fedele, anche con errori e incertezze, se parliamo di una registrazione vocale o di pezzo che si sta suonando dal vivo con un particolare strumento. Una buona fedeltà audio sta infatti nel rendere in maniera più fedele e non, troppo poco o troppo accentuata una nota, un pezzo o un intero brano musicale. In realtà, la ricerca di un bilanciamento tra frequenze alte, medie e basse, è uno degli indicatori di un prodotto di qualità e buona fattura.
Anche in questo caso, il design delle cuffie da studio e l’utilizzo che se ne intende fare, impongono una scelta sulla tipologia di isolamento che si desidera. Un DJ o uno studente che si esercita al pianoforte ha bisogno di eliminare quanto più possibile i suoni provenienti dall’esterno, mentre chi lavora in casa o in una stanza chiusa di missaggio deve fare maggiore attenzione alla qualità del suono e alle diverse sfumature che arrivano al suo orecchio, così da cogliere in modo preciso anche i più piccoli dettagli o imperfezioni. La tipologia di cuffie over-ear è in entrambi i casi quella che meglio si adatta a questi due scenari. I padiglioni infatti vanno a coprire completamente le orecchie, isolando di fatto l’ascoltatore durante l’ascolto o la produzione di musica.
Strettamente collegato al tema dell’isolamento entra a questo punto in gioco il tema della comodità. Un ascoltatore occasionale che trascorre una o due ore ascoltando musica di tanto in tanto, può anche passare sopra al peso di una cuffia da studio. Il discorso però comincia a cambiare quando le ore diventano quattro o cinque e per un tempo costante e prolungato. In quel caso bisogna tenete presente il peso complessivo delle cuffie, i materiali che formano l’imbottitura e lo spessore di quest’ultima. Solo in questo modo si potrà avere chiaro come e quanto quel modello riesce davvero a essere indossato per lunghi periodi, senza quasi essere percepito o sentito sulla testa.
Nella scelta di una buona cuffia da studio, oltre al design che deve essere comodo e al tempo stesso puntare a un buon livello di isolamento, l’aspetto costruttivo gioca un ruolo essenziale. La bontà dell’imbottitura, insieme a un archetto leggero e adattabile alla grandezza del capo di chi lo indosserà possono spostare di fatto la scelta da un modello a un altro. Il neodimio o il Mylar sono due dei maggiori materiali utilizzati nella realizzazione degli altoparlanti interni, detti anche driver. Per i più esigenti poi il rivestimento esterno dei padiglioni auricolari, può raggiungere livelli di eccellenza con la scelta di materiali come il legno di pregio. Alcune cuffie da studio, sono poi pensate per chi ha necessità di ruotare di fatto i padiglioni velocemente, magari per un Dj o per chi ha necessità di alternare ascolto in cuffia con ciò che proviene dall’esterno. Sulla questione cavi di collegamento, al primo posto mettiamo la lunghezza, con un valore di 3 metri che si conferma la soluzione più adatta per uno studio di missaggio o una postazione lavorativa. Un connettore da 3,5 mm consente il collegamento delle cuffie a un tablet, uno smartphone o a uno strumento con cui esercitarsi, anche grazie a un apposito adattatore che è bene avere nella confezione.
Ultimo elemento di questa guida è rappresentato dall’impedenza. Valore misurato in ohm e può essere ritrovato accanto al simbolo (Ω). Senza entrare in troppi tecnicismi, è un valore collegato con la resistenza elettrica. Maggiore sarà il numero presente davanti al simbolo (Ω) e maggiore sarà la richiesta delle cuffie di energia per riprodurre al meglio i suoni riprodotti. In molti casi, è bene tenere presente questo aspetto, visto che la presenza di un sistema di amplificazione sarà d’obbligo per sfruttare al massimo tutte le caratteristiche e le qualità della cuffia. Metriche comprese tra i 33 e i 100 (Ω) non necessitano di un amplificatore, mentre da 100 (Ω) in su è praticamente d’obbligo l’uso di un sistema di preamplificazione.
Per chi si trova a dover lavorare per lunghi periodi, magari per piacere o per lavoro, la scelta di un buon paio di cuffie over-ear, risulta la soluzione migliore, ma a una condizione. Bisogna avere cura di scegliere un modello con archetto regolabile e che possieda la giusta imbottitura. Si tratta infatti di una tipologia di cuffia che avvolge completamente l’orecchio dell’ascoltatore, migliorando così di molto la qualità del suono, specie per chi si occupa di missaggio ed editing audio. Per queste ragioni la qualità costruttiva e i materiali utilizzati per l’imbottitura devono al tempo stesso isolare al meglio ed essere traspiranti. La seconda qualità diventa ancora più centrale per chi le indossa per più di un’ora di seguito. Le regolazioni poi consentono di adattare le cuffie a qualsiasi tipologia di ascoltatore, non andando a comprimere troppo e quindi a dare fastidio se infossate a lungo.
Una cuffia da studio, per sua stessa natura, viene realizzata e concepita per una dimensione statica, in cui l’ascoltatore si trova in sala di missaggio o comodamente seduto davanti il pc a creare o ascoltare musica. Per chi cerca versatilità, l’ideale sarebbe quindi optare per un modello con un cavo di collegamento non eccessivamente lungo, oppure puntare sulla tecnologia Bluetooth. La lunghezza contenuta del cavo, può essere la soluzione più adatta per chi desidera un ingombro contenuto, senza per questo rinunciare alla qualità dell’ascolto. I modelli da studio dotati di tecnologia wireless permettono di eliminare di fatto la questione dei cavi di collegamento, ma in quel caso, se parliamo di cuffie da studio, la spesa potrebbe essere mediamente superiore rispetto alla tipologia cablata.
Rispondere a questa domanda è da una parte semplice e dall’altra non così scontato. Un investimento importante su una tipologia di cuffie da studio professionali, garantisce infatti idealmente una durata nel tempo capace di ripagare della spesa iniziale. D’altro canto però, un uso intensivo e quotidiano delle cuffie da studio potrebbe effettivamente ridurre il ciclo di vita del supporto scelto. Per queste ragioni, se puntate a un utilizzo saltuario delle cuffie, la scelta può cadere anche su una proposta più contenuta come spesa, mentre se l’acquisto di un paio di nuove cuffie rientra in ambito lavorativo, meglio scegliere e spendere qualcosa in più all’inizio. In entrambi i casi, la manutenzione e la cura delle cuffie da studio, dovrebbe essere in entrambi i casi qualcosa di ovvio. Una custodia morbida o rigida e una gestione rispettosa dei diversi componenti, aiuteranno in entrambi i casi a prolungare la vita delle vostre cuffie da studio.
Al termine di questo viaggio nelle cuffie da studio, abbiamo raccolto 6 tra le migliori proposte presenti al momento sul mercato. Si va da modelli di cuffie che possono soddisfare anche i professionisti, passando poi per quella tipologia di cuffie che possono far comodo a chi realizza dei podcast e che si è guadagnata il secondo posto in questa ideale classifica. Se volete però scoprire quella che secondo noi è la migliore cuffia da studio, potete recuperare tutte le informazioni nella prima recensione di questa guida, qui invece il prodotto in questione.