A Suonare La Batteria: L’istruzione Completa

Istruzione su come suonare la batteria
Da Mario Bonetti
Mario Bonetti
Recensito da Mario Bonetti
Autore
Mario è uno scrittore professionale che sempre ha qualcosa in mente per mostrare al mondo. Con infinita curiosità Mario sempre esplora il mondo musicale specialmente nel c Leggere più
Fatto Controllato Giuseppe Grillo
Giuseppe Grillo
Recensito da Giuseppe Grillo
Consulente Esperto
Giuseppe è un musicista professionale con l’esperienza più di 5 anni nello studio di registrazione. Avendo lavorato con tanti musicisti ha deciso di condividere con gli Leggere più
Aggiornato 24-08-2023
Aggiornato 24-08-2023
Audioaccademia è supportato dal lettore. Possiamo guadagnare una commissione attraverso i prodotti acquistati utilizzando i link in questa pagina. Scopri di più sul nostro processo qui

La batteria appartiene alla famiglia degli strumenti a percussione ed è quello che detiene un successo trasversale, dalle epoche antiche ai giorni nostri e in tutte le parti del globo. Ciò la rende a tutti gli effetti uno dei mezzi di unione fra le diverse culture del mondo, seppur con le specifiche differenze, rimanendo ancora oggi uno degli strumenti più utilizzati nella musica contemporanea. Per capire come suonare la batteria abbiamo preparato un approfondimento completo per accompagnare chiunque decida di iniziare a suonarla, passando dalla conoscenza delle sue parti fondamentali, al montaggio fino agli esercizi migliori per diventarne esperti.

Da quali componenti la batteria è composta

Fra tutti gli strumenti, la batteria ha una caratteristica particolare ovvero quella di non essere costituita da un unico pezzo ma di essere in realtà un insieme di più strumenti, combinati magistralmente durante l’esperienza del suonare per fornire un risultato sonoro complesso e armonizzato. Ogni suo componente appartiene alla classe degli strumenti a percussione, sebbene appaiano fisicamente molto diversi fra loro, ed è interessante notare che ognuno di essi sia storicamente nato prima della batteria così come la conosciamo oggi. Lo strumento a percussione conosce infatti un’origine molto lontana, rappresentando probabilmente uno dei più antichi mezzi di produzione di suoni realizzati dall’uomo con elementi rudimentali come le pelli di animale.

Quando si comprese che più elementi potevano essere uniti in un’unica entità avvenne una vera e propria svolta, poiché per la prima volta più strumenti potevano essere suonati contemporaneamente da un solo musicista.

Di base lo strumento è composto da 8 pezzi principali, ma il vantaggio della batteria è che ogni persona può personalizzare il proprio “drum set” in base alle preferenze e necessità. Passiamo ora a conoscere nello specifico tutte gli elementi fondamentali che compongono una batteria.

Tamburi

Nella batteria sono presenti almeno cinque tamburi, casse di legno che contengono le “pelli”. Queste ultime possono essere realizzate in materiali e con finiture differenti, tra queste ricordiamo ad esempio le pelli le sabbiate o le trasparenti, a ciascuna delle quali corrisponde un determinato tipo di sonorità. I tamburi sono collocati su apposite aste in metallo e ogni batteria può avere un numero illimitato di tamburi ma quelli di base sono:

  1. Rullante
  2. Tom 1
  3. Tom 2
  4. Grancassa
  5. Timpano

Il rullante, è una tipologia di tamburo costituita da un fusto, il quale può essere realizzato in diversi materiali ma i principali sono il legno, metallo e plexiglass. Nella parte centrale troviamo le due pelli, poste in tensione da un sistema composto da tiranti e due cerchi di metallo. La pelle inferiore è abbinata ad una cordiera, ovvero un set di fili metallici, che permette di produrre il tipico suono vibrante nel momento in cui la bacchetta colpisce la pelle superiore del rullante. Le dimensioni del rullante variano in base al modello ma partono da circa 14 x 5,5 cm.

Tom 1 Tom 2 sono due tamburi rispettivamente da 12 e 13 pollici, costituiti nello stesso modo del rullante. Troviamo due pelli, la superiore detta battente e quella inferiore detta rullante, incorniciate da due dischi di metallo con tiranti e installate sui fusti. I tamburi tom-tom vengono posizionati al di sopra della grancassa.

La grancassa, fra gli elementi in elenco è la più grande misurando in media circa 22 pollici. Questo elemento è anche conosciuto con i termini cassa, bass drum o kick drum, poiché prima che fosse inserito il pedale la grancassa veniva suonata calciandola col piede. Qui il fusto è ottenuto dall’abbinamento di quattro strati di legno e le due membrane sono sistemate alle estremità superiore e inferiore mediante tiranti. La grancassa non è solo il componente fisicamente più evidente per via delle sue dimensioni, ma è anche quello che offre l’ampiezza acustica maggiore offrendo un suono profondo ed esplosivo, tanto che per smorzarne l’intensità viene aggiunto un muffler, o cuscinetto interno, in base alle esigenze specifiche.

Il timpano è anche denominato floor tom, in quanto è solitamente poggiato a terra alla destra del musicista, sostenuto da tre aste in metallo dette “gambe”. Qui il suono generato può essere modificato in base al livello di tensione delle pelli e il fusto è definito “caldaia”. La dimensione è abbastanza ampia, intorno ai 16 pollici e il suono di questo tamburo risulta più grave.

Piatti

Come i tamburi, anche i piatti sono sorretti da solide aste in metallo e anche per queste unità non vi è una quantità predeterminata, in quanto il numero di piatti può essere personalizzato da ogni batterista. Quelli fondamentali sempre presenti sono tre:

  1. Charleston
  2. Crash
  3. Ride

Il charleston, è anche denominato hit hat ed è costituito da due piatti soprapposti, posizionati in maniera orizzontale su un’asta metallica. Inizialmente questo piatto si trovava all’altezza del suolo, successivamente fu modificato portandolo all’altezza del rullante e munito di pedale con cui oggi viene suonato. Il pedale aziona un meccanismo che permette di alzare il piatto superiore da quello inferiore, generando il suono.

Il piatto crash è collocato nella parte posteriore ai tamburi e in un punto più alto degli altri piatti, poiché viene suonato manualmente con bacchette o spazzole. Si tratta di un elemento piuttosto grande, la cui misura può variare da un minimo di 14 pollici fino ai 20 pollici. La sua intonazione è medio-alta e viene anche chiamato piatto degli accenti perché è adoperato nella fase di apertura o nella chiusura delle battute per dare maggiore enfasi a certi passaggi.

Il ride, ha la funzione di cadenzare il ritmo e sottolineare gli accenti, il cosiddetto beat. Fra tutti i piatti, questo è quello che presenta dimensioni e peso più elevati, raggiungendo perfino i 28 pollici di diametro, sebbene quello più comune sia intorno ai 20. Il ride viene suonato con la punta della bacchetta e tra le sue particolarità vi è la sua forma che include una sorta di campana nella parte centrale, che viene suonata con la parte del collo delle bacchette e genera una sonorità alta.

Che drumset per principianti si deve avere

Per poter aspirare a diventare esperto come uno dei migliori batteristi del mondo Fonte affidabile I 100 migliori batteristi di tutti i tempi | Da 49 al numero 1 | Da 100 a 50 Ovvero la nostra grande occasione per dare qualche riconoscimento a quelli che danno alla musica le sue fondamenta e la giusta spinta www.rollingstone.it bisogna cominciare dai primi passi fondamentali, migliorando col tempo la tecnica e avanzando nello studio di questo strumento. Quando si parla di imparare a suonare la batteria bisogna sapere che si può iniziare per gradi anche nel numero di pezzi che compongono il drum set andando via via ad aumentare la complessità della sua costituzione. Il drum set ideale per i principianti è quello che contiene la grancassa, il rullante, un tom e due piatti, tra cui è fondamentale il charleston. A questi elementi vanno aggiunti gli accessori necessari per suonare come bacchette, spazzole e una buona sedia per la corretta postura.

Che batteria elettronica è ideale per imparare

Se la storia del drum set Fonte affidabile La storia della batteria non poteva che avere inizio nell’ingarbugliato meltin’ pot americano… La batteria è uno strumento statunitense, per cui parlare della sua storia è un po’ come parlare del baseball o dell’apple pie (la torta di mele). www.istitutocorelli.com affonda le sue radici nell’800 non possiamo fare a meno di menzionare le evoluzioni tecnologiche che hanno interessato anche questo strumento, portando all’invenzione della batteria elettronica. Quest’ultima rappresenta la scelta ideale per chi ha necessità di suonare in appartamento o per chi comincia a compiere i primi passi nella partica della batteria. Il vantaggio di questa soluzione è altresì quello di poter collegare delle cuffie così da non arrecare alcun disturbo agli altri abitanti della casa o ai vicini, avendo anche la possibilità di registrare le proprie esecuzioni in formato digitale da elaborare poi tramite computer e software dedicati. Le migliori batterie elettroniche sono le più adatte per imparare poiché contengono tracce di accompagnamento che aiutano lo studente nello studio. Tra i modelli più convincenti sul mercato vi è infatti Alesis Turbo Mesh Kit, apprezzato poiché include un vero e proprio istruttore virtuale con tracce e metronomo integrato. L’opzione di registrazione in file mp3 presente sulle batterie elettroniche è molto vantaggiosa per i principianti perché gli  permette di riascoltare le proprie sessioni individuando gli errori, accelerando così il processo di apprendimento.

Come montare la batteria

Nel montaggio della batteria influiscono dei fattori estremamente personalizzati per ogni batterista quali la sua altezza, il suo peso e le varie preferenze nel suonare. Sebbene vi siano alcune indicazioni standard sulla posizione di ciascun elemento, essa può subire qualche variazione in base alle caratteristiche sopracitate. Riteniamo utile fornire ai lettori i consigli migliori forniti dagli esperti del settore per la sistemazione e il montaggio dei vari pezzi del drum set soprattutto per chi è alle prime armi e si trova ad affrontare tale circostanza per la prima volta.

La prima considerazione da effettuare riguarda lo spazio dove andrà sistemata la batteria, in quanto è sempre opportuno stabilire quale punto dell’abitazione o dello studio sarà dedicato ad ospitarla in modo da assicurarsi di avere un’ampiezza adeguata a inserire ogni parte.

Un riferimento utile estremamente semplificato può essere quello di considerare uno spazio paragonabile a quello occupato dal proprio corpo steso a terra con braccia e gambe aperte. Qualora la batteria sia destinata ad una sala prove o studio di registrazione insieme ad altri strumenti di una band, è preferibile che il drum set sia posizionato contro una parete così da avere una buona visuale sul complesso, sempre lasciando uno spazio adeguato per il movimento. Inoltre, sarebbe meglio sistemare lo strumento su un tappeto se il pavimento è sprovvisto di moquette, al fine di riparare il suolo dagli urti dei pedali.

Una volta scelto il luogo adatto, il passaggio successivo è quello di effettuare un inventario di ogni elemento da montare sistemandoli in piena vista per controllare se ci sia tutto il necessario. Ciò permette altresì di effettuare un’analisi attenta di ciascun componente di cui andrà valutata l’integrità. Scegliere una batteria acustica come Yamaha RDP0F5SLGCPSET, apprezzata per la qualità dei materiali e della struttura, assicura una vita prolungata allo strumento e risultati eccezionali nelle esecuzioni. In generale, prima di assemblare i pezzi, bisogna sempre controllare che non ci siano pelli danneggiate, che i tamburi non presentino cigolii, che la gomma dei piedini non sia usurata ma intatta e infine, in particolare se avete acquistato una batteria usata, che non vi siano accumuli di polvere o sporco. Per il montaggio vero e proprio non sono necessari particolari attrezzi, all’infuori di una chiave per stringere dadi e bulloni dei vari componenti.

Il primo elemento da sistemare è la grancassa, essa rappresenta il centro del drum set e intorno a questo tamburo verrà costruita l’intera composizione.

Vanno dunque montate le gambe in metallo in modo che siano leggermente inclinate in avanti, fissando i dadi nei fori prestabiliti, e in modo che il tamburo sia sollevato dal pavimento per non bloccare la risonanza. A questo punto si può passare al pedale, solitamente munito di una staffa auto-avvitante, il quale si fissa alla base della grancassa come una sorta di morsetto, semplicemente girando una vite.

Subito dietro la grancassa va sistemato lo sgabello, o trono,  ad un’altezza tale da far restare il batterista comodo nel premere i pedali. L’altezza migliore è quella che permette alle ginocchia di essere di poco sotto al bacino. piegate a 90°. Gli sgabelli sono sempre muniti di levetta per regolarne facilmente l’altezza così da personalizzare la seduta. Successivamente si monta il rullante sulla sua asta corta, incastrandolo fra i braccetti che fungono da fermi. L’altezza dell’asta va regolata in base alle proprie necessità, facendo sì che resti al di sopra delle ginocchia. Lo step seguente è montare i tamburi tom tom nella parte superiore della gran cassa, attraverso un componente di raccordo munito di aste. Questi componenti è preferibile che siano inclinati e ravvicinati per poter eseguire passaggi rapidi. Termina la parte dei tamburi il posizionamento del timpano sulle sue gambe, regolando l’altezza a quella del rullante. Dopo di che si può passare a montare i vari piatti sulle specifiche aste, assicurandosi di fissarli con gli appositi feltrini in dotazione.

Come accordare la batteria

Parlare di accordatura della batteria è un’espressione comune, tuttavia tecnicamente non è corretto tale termine poiché non siamo in presenza di corde. Quindi è più giusto riferirsi all’intonazione delle pelli. Esse vanno regolate mediante i tiranti, più è elevata la tensione più acuto sarà il suono finale, viceversa allentando le viti dei tiranti verrà generato un suono dalla tonalità più grave e profonda. A differenza delle chitarre elettriche e acustiche non vi sono dunque corde da tendere, sebbene il meccanismo sia effettivamente similare. Se siete alla ricerca di un valido strumento a corda potrete dare un’occhiata alla nostra guida sulle migliori chitarre acustiche o in alternativa l’approfondimento sulle migliori chitarre elettriche. Qualora il vostro studio di prova sia in un appartamento all’interno di un condominio è opportuno conoscere i metodi su come insonorizzare una stanza per suonare la batteria in modo da non arrecare disturbo ai vicini e incorrere in possibili lamentele.

Come imparare a suonare la batteria

Imparare a suonare la batteria è un’attività che non pone limiti d’età, iniziare il percorso di studio di questo strumento risulta molto vantaggioso anche per i più piccoli, infatti vi sono numerosi benefici per i bambini di suonare Fonte affidabile Perchè scegliere la batteria come strumento per tuo figlio I bambini sono affascinati da questo strumento, spesso in modo precoce ed istintivo, ma ci sono molte ed ottime ragioni obiettive perch la richiesta voglio suonare la batteria! venga assecondata. www.schoolofrockgenova.it la batteria. Se invece custodite da molti anni il desiderio di cominciare questo percorso non dovete temere che sia troppo tardi, poiché con la giusta dedizione e tempo potrete raggiungere degli ottimi risultati. Senza dubbio le ore di studio e pratica necessarie cambiano in base all’obiettivo che si vuole raggiungere, se per semplice hobby o per intraprendere una carriera professionale.

All’inizio non tutti hanno la possibilità o la determinazione necessaria ad investire molto denaro acquistando una vera e propria batteria, quindi la prima cosa che si può fare è iniziare dai rudimenti suonando esclusivamente con delle bacchette e supporto dedicato.

Questo può essere un rullante oppure un apposito pad in gomma o in rivestimento mesh, detto anche tamburo allenatore, poiché funge da base da battere ma produce un suono muto o ovattato. Il consiglio principale su come imparare a suonare la batteria è dunque quello di non farsi bloccare dal fatto di non avere un propria batteria, ma comunque di trovare modi alternativi di suonare e cercare occasioni per praticare sullo strumento vero e proprio in occasione delle lezioni con l’insegnante o affittando una sala per effettuare delle prove.

Come sviluppare rudimenti

Nell’ambito degli strumenti a percussione sono definiti rudimenti quelle sequenze ritmiche paragonabili alle lettere che compongono l’alfabeto. Si tratta di formule fondamentali, alla base di ogni frase musicale, che è necessario imparare per poter sviluppare la manualità necessaria ad eseguire pattern più complessi. Possiamo raccogliere le diverse tipologie di rudimenti in alcune categorie specifiche:

Per sapere come iniziare a suonare la batteria occorre prendere confidenza con queste formule. I rulli includono quelli singoli, doppi e multipli alternando la mano destra a quella sinistra. Nel flam, invece ci si allena ad alternare colpi deboli a colpi accentati e sempre per la coordinazione abbiamo il diddle, suddiviso in paradiddle singolo, doppio o triplo. Infine, il drag consiste nell’alternanza di due colpi con una mano e uno singolo con l’altra. Ognuno di questi presenta una forma base che può essere poi resa più complessa dalle forme più articolate e combinate tra loro.

Come sviluppare mano non dominante

La stragrande maggioranza delle persone ha una mano dominante con cui svolge quasi tutte le attività della vita quotidiana. Per i mancini la mano dominante è solitamente la sinistra mentre quella opposta per i destrorsi, sono invece davvero poche le persone che riescono ad adoperare indifferentemente entrambe le mani. Quando si tratta di suonare la batteria occorre sviluppare una certa forza e coordinazione sia nella mano destra che in quella sinistra. Al fine di raggiungere tale obiettivo si possono effettuare degli esercizi specifici ma anche allenarsi nella quotidianità ad utilizzare la mano non dominante rispetto a quella a cu si è abituati, effettuando quelle semplici attività come aprire le porte e spostare gli oggetti.

Come imparare senso del ritmo

Ogni brano contiene un certo numero di battiti per minuto (BPM) che ogni batterista deve imparare a seguire per allinearsi al ritmo della melodia, considerando che il drum set è l’elemento che in una band oppure nell’orchestra dà il ritmo a tutti gli altri strumenti. Quindi, così come avviene quando si vuole sapere come imparare a suonare la chitarra, bisogna imparare a leggere gli spartiti e in secondo luogo allenarsi a lungo con il metronomo. Questo supporto serve esattamente per misurare il tempo, dunque è l’espediente migliore per imparare il senso del ritmo allenandosi a seguire la velocità impostata.

Come imparare la postura

Il fattore postura gioca un ruolo decisivo sia per il benessere del musicista sia nel risultato finale dell’esecuzione. Ci siamo già soffermati sulla necessità di regolare correttamente l’altezza dello sgabello, che va sistemato in un punto ideale per poter premere comodamente i pedali. In più, bisogna ricordarsi di tenere la schiena ben dritta e i gomiti chiusi vicino al busto, questo anche per evitare di ritrovarsi con fastidiosi dolori e tensioni alla schiena e al collo.

Quali esercizi sono ideali per principianti

I migliori esercizi che ogni principiante deve effettuare sono quelli legati alle basi, partendo dai rudimenti e da brevi sessioni con formule semplici. Per poter acquisire la giusta velocità e confidenza è richiesto dedicare molto tempo a questa fase, sebbene la tendenza di ogni aspirante batterista sia quella di voler bruciare le tappe tuffandosi in sequenza complesse. Dopo aver acquisito una buona abilità con le basi, si può passare a sperimentare groove più articolati e stili diversi, cimentandosi nel suonare con le basi musicali. Un buon esercizio è quello di rallentarne la velocità per potersi allenare al proprio ritmo, tornando poi man mano alla velocità originale del brano. In terza fase, gli esercizi potranno diventare delle vere improvvisazioni, dette tecnicamente fill o assoli, in cui dare libero spazio alle tecniche imparate.

FAQ

Di seguito le risposte ad altri quesiti posti con maggiore frequenza dagli utenti.

Quanto tempo devo dedicare ogni giorno/settimana per esercitarmi a suonare la batteria?

Il tempo ideale da dedicare alla pratica della batteria è quello di 1 ora al giorno, ogni giorno della settimana. Qualora non si riesca a tenere questo passo si può ridurre il tempo ad un minimo di 20 minuti, per 3/4 volte a settimana. Questo perché è maggiormente profittevole l’abitudine quotidiana di suonare se pur per breve tempo, piuttosto che una sessione lunga ma sporadica ogni uno o due mesi.

Quali sono i consigli per migliorare le mie capacità di batterista?

I principali consigli per migliorare indicati dagli esperti sono innanzitutto di controllare sempre la postura e l’uso corretto delle bacchette, di esercitarsi con una certa regolarità effettuando almeno 3 sessioni a settimana, inoltre è opportuno esercitarsi con i rudimenti e il metronomo e se possibile registrare la sessione per riascoltarla esaminando gli errori. Infine, è bene suonare ogni volta che se ne ha l’occasione magari riunendo gli amici in un gruppo musicale, approcciarsi con costanza e dedizione allo studio senza dimenticare passione e divertimento.

Quali sono i diversi stili di batteria e qual è il modo migliore per impararli?

Il miglior batterista è quello poliedrico in grado di esprimere a pieno le sue capacità in ogni stile. Il primo stile musicale di batteria è il rock e per impararlo si può cominciare dal pum-ciack, un ritmo di base binario in quattro tempi. Il secondo stile è il jazz, che si può imparare partendo dal chabada, un ritmo ternario di base per la batteria nel jazz. Infine, vi è lo stile metal con cui si può familiarizzare partendo dai ritmi fondamentali del rock.

Conclusione

Come abbiamo potuto vedere in questo viaggio alla conoscenza della batteria, chiunque abbia il desiderio di intraprendere questa strada può riuscirci, sia che decida di farsi accompagnare da un insegnante o che voglia cimentarsi autonomamente nello studio e nella pratica dello strumento. Infatti, online sono presenti numerosi manuali o tutorial su come suonare la batteria nel modo corretto, da seguire passo passo. In ogni caso, costruirsi il proprio drum set e lanciarsi in divertenti sessioni musicali potrà lasciare all’aspirante batterista grandi soddisfazioni.

Riferimenti

1.
I 100 migliori batteristi di tutti i tempi | Da 49 al numero 1 | Da 100 a 50
Ovvero la nostra grande occasione per dare qualche riconoscimento a quelli che danno alla musica le sue fondamenta e la giusta spinta
2.
La storia della batteria non poteva che avere inizio nell’ingarbugliato meltin’ pot americano…
La batteria è uno strumento statunitense, per cui parlare della sua storia è un po’ come parlare del baseball o dell’apple pie (la torta di mele).
3.
Perchè scegliere la batteria come strumento per tuo figlio
I bambini sono affascinati da questo strumento, spesso in modo precoce ed istintivo, ma ci sono molte ed ottime ragioni obiettive perch la richiesta voglio suonare la batteria! venga assecondata.
Commenti
+Aggiungere Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *